Il titolo di un noto film del 1993 con Michael Douglas “Un giorno di Ordinaria Follia”, sembra più pertinente che mai in questo periodo.

Sebbene il cuore della trama sia certamente diverso da quanto stai per leggere, la riflessione che sottende è straordinariamente simile.

Fino a che punto siamo condizionati dalle viziose regole sociali?

Nelle mie “storie”, metto spesso al centro individui stretti tra le spire di società e mercato, in un mondo in cui tutti siamo consumatori e molti sono imprenditori.

Ecco una lettura leggera per un’intensa riflessione…

Immagina il “mercato” come i piani di un grattacielo, in cui le persone si dirigono verso l’alto per ottenere una migliore posizione. Con “migliore” intendo tutto ciò che rappresenta: carriera, successo, denaro, notorietà, controllo e altro ancora.

Un grattacielo ben affollato avrebbe individui distribuiti su tutti i piani, proprio come dovrebbe esserci una domanda e un’offerta bilanciate in tutte le fasce sociali di un mercato ben strutturato.

Ma ecco il paradosso: c’è un sovraffollamento nei piani intermedi.

Se ci rifletti, noterai che alcuni cercano di salire in alto a ogni costo, rischiando di perdere tutto e rimanendo intrappolati tra le scale in una posizione scomoda e insicura.

Poi ci sono coloro che raggiungono il vertice per pura fortuna, approfittando di un ascensore, l’opportunità del momento. Ma una volta lassù, trovano solo posti a sedere già occupati. Soli ed emarginati, sono costretti a tornare ai piani inferiori.

Quando siamo all’interno del grattacielo, spesso non ci rendiamo conto di ciò, ma siamo determinati a combattere per ottenere il miglior posto.

Ora, per un momento, usciamo dal grattacielo e guardiamolo dall’esterno.

Cosa notiamo?

Una congestione massiccia nei piani intermedi. Persone dappertutto, creando un sovraffollamento tra le scale e le stanze, fino a perdere lo spazio vitale minimo. Un’immagine claustrofobica e scomoda.

Più in alto, vedremo ampie e confortevoli suite riservate a pochi, ciascuno con almeno il triplo di ciò che serve loro.

Ma qual è l’area del grattacielo che spesso trascuriamo e che rimane completamente libera?

Forse non appariscente, forse da rimodernare a causa del caos che ha attraversato, ma è libera: la parte bassa del grattacielo!

Ora uniamo questa prospettiva al “mercato globale” reale e al nostro grattacielo metaforico.

Nella parte alta del grattacielo ci sono le grandi multinazionali che dominano il mercato globale. Nella parte intermedia si trovano le piccole e medie imprese (PMI) che combattono su tutti i fronti, tra prezzi ribassati, concorrenza sleale e comunicazione chiassosa e talvolta fuorviante.

In basso ci sono i professionisti, gli artigiani e le microimprese che subiscono gli effetti del cambiamento e dei momenti di stallo, ma rimangono il punto di passaggio obbligato della vita reale, quella che nessun mondo virtuale può cancellare.

Perché?

Perché il mondo è abitato da esseri umani e, essendo tali, siamo “animali sociali” che, dopo l’ebrezza della globalizzazione virtuale, dello smart working e dei “profilo social”, hanno ancora bisogno di relazionarsi.

Ma come possiamo adattarci al cambiamento, acquisendo nuove competenze sia come imprenditori che nel formare i nostri dipendenti?

Se hai la capacità di evitare l’ansia da prestazione e osservi consapevolmente ciò che sta accadendo, scoprirai l’opportunità cui faccio riferimento.

I professionisti, i freelance e le microimprese, secondo me, hanno un’area ancora più ampia e libera da sfruttare.

Molte persone e aziende sono vittime di una massiccia ipnosi collettiva e cercano di risolvere nuovi problemi con vecchie soluzioni.

Hai notato come il capitalismo finanziario stia spostando tutto online? Relazioni sociali, vendite virtuali, moneta virtuale: tutto questo per un maggiore controllo e manipolazione.

Sia che tu veda questa tendenza come crescita e sviluppo o come la fine di sacrifici fatti nella vita, mantieni la calma e la lucidità.

Cerca di comprendere le nuove regole del gioco e trasforma la realtà attuale in una vittoria.

Come?

Cambiando te stesso, liberando la mente dai condizionamenti sociali e sviluppando un atteggiamento mentale strategico e consapevole.

In questo periodo di forte globalizzazione, la domanda da porsi dovrebbe essere:

Come posso differenziarmi e creare un mercato di nicchia esclusivo e di impatto?

Affronta questa sfida considerando l’epoca attuale e le regole sociali ad essa associate.

Ricorda, mettere le persone al primo posto e il denaro al secondo tramite lo sviluppo di strategie etiche e redditizie potrebbe sembrare anti-business, ma ti assicuro che non lo è.

Se hai un’attività e devi interagire con il mercato, allora, in un momento in cui tutti si concentrano sulla sanificazione delle mani e degli ambienti, tu puoi sanificare la mente del cliente!

Chi ha rivoluzionato il mondo degli affari l’ha sempre fatto con un modello trascendentale rispetto a quello transazionale.

Non guardare tutto il mondo, ma focalizzati su quello che compone le tue giornate e… sanifica.

Per concludere con una citazione profonda, molto probabilmente già nota ma sempre attuale: “SII IL CAMBIAMENTO CHE VUOI VEDERE NEL MONDO” – M. Gandhi.

Con questa perla di saggezza, chiudo e ti incoraggio a elevarti al di sopra dei condizionamenti sociali, l’unico modo utile e pratico per riconquistare la dignità umana e riprendersi l’identità violata.

Resto in attesa di conoscere il tuo pensiero e se desideri un aiuto in chiave strategica…prenota una SESSIONE DI PROVA GRATUITA per scoprire come possiamo farlo insieme!

A presto

Il tuo Coach Vincenzo

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